Ciao Giulietto
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GIULIETTO CHIESA
di Lidano Giorgi
Giornalista preciso, preparato, lucido, che ha saputo trasmettere la sua visione del mondo condivisibile perché reale, contro l’affanno dei media asserviti che giornalmente cercano di raccontare la realtà distorta ed artefatta.
Scomparso prematuramente, di colpo, il 26 aprile del 2020 ha lasciato un vuoto che nessun altro potrà riempire, per la sua saggia pacatezza nel saper esprimere teorie complesse in maniera comprensibile.
Da uomo di “sinistra”, corrispondente da Mosca per L’Unità e La Stampa, negli anni ’80 ha saputo raccontare la vita della quotidianità del popolo Russo divenendo scomodo fino al punto che l’agenzia sovietica Tass chiede la sua rimozione, (fu difeso per questo da Berlinguer che opererà per farlo restare al suo posto). Segue gli avvenimenti della perestrojka negli anni di Gorbačëv. Segue l’evoluzione degli accadimenti mondiali, dalla caduta del muro di Berlino nel 9 novembre 1989, fino ai cambiamenti, nel decennio successivo, della tanto sbandierata “Globalizzazione” che veniva raccontata (dagli altri), come la soluzione per un mondo migliore.
In politica aderisce da indipendente all’alleanza tra Achille Occhetto ed Antonio Di Pietro venendo eletto alle elezioni europee del 2004 per poi passare nel Gruppo dei Socialisti del Parlamento Europeo (PSE), in quanto si sentiva in una migliore collocazione, visto i suoi trascorsi in relazione al suo passato
Già nel 2005 si scaglia contro le nuove forme di imperialismo e la cricca dei padroni universali del mondo, sempre con documenti alla mano, che lo renderanno un personaggio sempre più scomodo, sopratutto agli occhi dei cosiddetti “Compagni”, con i quali non avrà proprio nulla da scompartire.
Nel 2014 fonda la TV online Pandora TV svolgendo il ruolo di coordinatore.
Anche nella gestione del suo blog personale, (poi ospitato per una maggior visibilità su “il Fatto Quotidiano), fino alla censura da parte del direttore Peter Gomez, che ne determinarono reciproche prese di distanze.
Sul finire del 2014 e poi nel 2015 si evidenzia per le sue lucide analisi della crisi ucraina e della guerra nel Donbass come possibile preludio alla Terza Guerra Mondiale
Per le sue tesi critiche verso un modo di fare da parte della cosiddetta supremazia Occidentale, con a capo gli Stati Uniti, noti per saper esportare la democrazia in tutto il Pianeta, viene spesso additato di ricoprire il ruolo di complottista, ma sempre con lucida coerenza ed ampia documentazione condividerà con Massimo Mazzucco su una diversa ricostruzione dell’attentato dell’11 settembre 2001ed altre realtà storiche distorte.
A parte gli accesi dibattiti sulle reti TV nazionali, prima di essere man mano allontanato per i sui scomodi punti di vista, mi hanno sempre appassionato i suoi discorsi tanto da fare anche qualche viaggio per ascoltarlo di persona.
Ciao Giulietto, grazie !
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Opere
- Obiettivo Teheran. Il bliz di Carter e i suoi retroscena, Bari, De Donato, 1980.
- L’Urss che cambia, con Roj Medvedev, Roma, Editori Riuniti, 1987. ISBN 88-359-3058-8.
- La rivoluzione di Gorbačëv. Cronaca della perestrojka, con Roj Medvedev, Milano, Garzanti, 1989. ISBN 88-11-73993-4.
- Transizione alla democrazia. La nascita delle forze politiche in Urss, Roma, Lucarini, 1990. ISBN 88-7033-386-8.
- Cronaca del golpe rosso, Milano, Baldini & Castoldi, 1991. ISBN 88-85988-02-4.
- Da Mosca. Alle origini di un colpo di Stato annunciato, Roma-Bari, Laterza, 1993. ISBN 88-420-4333-8.
- Russia addio, Roma, Editori Riuniti, 1997. ISBN 88-359-4046-X; 2000. ISBN 88-359-4827-4.
- Roulette russa. Cosa succede nel mondo se la Russia va in pezzi, Milano, Guerini, 1999. ISBN 88-8335-043-X.
- Afghanistan anno zero, con Vauro, Milano, Guerini, 2001. ISBN 88-8335-242-4.
- G8/Genova, Torino, Einaudi, 2001. ISBN 88-06-16170-9.
- La guerra infinita, Milano, Feltrinelli, 2002. ISBN 88-07-71001-3.
- La guerra come menzogna, Roma, Nottetempo, 2003. ISBN 88-7452-024-7.
- Superclan. Chi comanda l’economia mondiale?, con Marcello Villari, Milano, Feltrinelli, 2003. ISBN 88-07-71010-2.
- Invece di questa sinistra, Roma, Nottetempo, 2004. ISBN 88-7452-099-9.
- I peggiori crimini del comunismo, con Vauro, Casale Monferrato, Piemme, 2004. ISBN 88-384-8129-6; 2005. ISBN 88-384-8146-6.
- Cronache marxziane, Roma, Fazi, 2005. ISBN 88-8112-623-0.
- La virtualizzazione del reale e la fucina delle illusioni, in Brandelli d’Italia, Taranto, Chimienti, 2005. ISBN 88-901093-5-1.
- Il libretto rosso, ovvero La cazzata Potiomkin, con Vauro, Casale Monferrato, Piemme, 2006. ISBN 88-384-8669-7.
- Prima della tempesta, Roma, Nottetempo, 2006. ISBN 88-7452-084-0.
- Zero. Perché la versione ufficiale sull’11/9 è un falso, Casale Monferrato, Piemme, 2007. ISBN 978-88-384-6838-4.
- Le carceri segrete della CIA in Europa, con Francesco De Carlo e Giovanni Melogli, Casale Monferrato, Piemme, 2007. ISBN 978-88-384-8945-7.
- Il candidato lettone. Inedite avventure di un alieno in Europa, Milano, Ponte alle Grazie, 2010. ISBN 978-88-6220-123-0.
- Zero 2. Le pistole fumanti che dimostrano che la versione ufficiale sull’11/9 è un falso, a cura di, Casale Monferrato, Piemme, 2011. ISBN 978-88-566-2279-9.
- Giulietto Chiesa e Pino Cabras, Barack Obush. La liquidazione di Osama, l’intervento in Libia, la manipolazione delle rivolte arabe, la guerra all’Europa e alla Cina: colpi di coda di un impero in declino, Ponte alle Grazie, 2011, ISBN 978-88-6220-450-7.
- Invece della catastrofe. Perché costruire un’alternativa è ormai indispensabile, Casale Monferrato, Piemme, 2013. ISBN 978-88-566-3145-6.
- È arrivata la bufera, Casale Monferrato, Piemme, 2015, ISBN 978-88-566-4778-5
- La congiura lituana. Come uccisero l’Urss e cosa accadde a chi tentò di salvarla di Galina Sapožnikova, introduzione di Giulietto Chiesa, Sandro Teti Editore, ISBN 978-88-88249-70-4
- Putinfobia, Casale Monferrato, Piemme, 2016, ISBN 978-88-566-5453-0
- Chi ha costruito il Muro di Berlino?, in Revoluzione, Torino, Uno Editori, 2019, ISBN 978-88-3380-051-6
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Da Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Giulietto_Chiesa
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